Una donna, due guerre, tre regimi: Lina Merlin insegnante a Gorgonzola
- concordiola
- 7 set
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Una belle figure cardine della storia politica italiana del Novecento fu la senatrice socialista Lina ( Angelina ) Merlin, nata a Pozzonovo, in provincia di Padova, nel 1887 e morta nella città del Veneto nel 1979, a 92 anni. In internet, digitando il suo nome, compaiono più di 29mila voci in lingua inglese, oltre 30mila in italiano e addirittura 32400 in tedesco. Lina Merlin è dunque una figura che gode di ampia notorietà: questo post aggiunge un piccolo tassello a questo imponente repertorio di storiografia e pubblicistica a lei dedicato, ricordando la sua presenza come insegnante di francese a Gorgonzola dal 1936 al 1940.
Diplomatasi all’Istituto magistrale privato delle Suore Canossiane di Chioggia, nel 1914, dopo un soggiorno a Grenoble finalizzato a perfezionare la conoscenza della lingua, conseguì all’Università di Padova l’abilitazione all’insegnamento del francese nella scuola media inferiore. Iniziò la professione di insegnante nelle scuole elementari femminili a Padova; nel 1924, nominata segretaria del comitato elettorale veneto del Partito socialista, venne inserita come sovversiva nel Casellario politico centrale della Prefettura.
Nel marzo del 1926, chiamata a giurare fedeltà al regime cui era tenuta come insegnante di scuola pubblica, motivò il rifiuto con una lettera pubblicata dall’Avanti:
” La ragione è semplice e chiara. Ho l’onore di appartenere al Partito socialista italiano ed ho la volontà di rimanervi, convinta della nobiltà del mio ideale. Non vedo alcuna ragione che renda incompatibile la professione del mio pensiero e delle mie azioni politiche coll’alto dovere del ministero dell’educatrice”.
Il rifiuto causò il provvedimento di decadenza dall’insegnamento. Iniziò così per lei un travagliato percorso attraverso scuole private e lezioni a domicilio. Si trasferì a Milano, dove, nel novembre 1926, venne arrestata e condannata a cinque anni di confino, ovvero il massimo della pena, in Sardegna, in località sempre più disagiate, dove era difficile impartire lezioni private. Nel 1927 le venne pure sospesa ’indennità di confino. Nel 1929 fu amnistiata e ritornò a Milano perché, come spiega nella sua biografia, nella grande città si è meno esposti e avrebbe avuto maggiori possibilità di lavoro e il sostegno di conoscenti e compagni di partito, tra i quali Dante Gallani, il medico antifascista del Polesine che sposerà nel 1933.
Viveva in via Alfredo Catalani 63, al Casoretto, e poco lontano, in viale Lombardia, era insegnante supplente alla scuola Santa Caterina da Siena. Nonostante fosse posta a stretta sorveglianza e la sua casa venisse ispezionata con regolarità da polizia e carabinieri, Lina Merlin riuscì a formare una organizzazione di donne a sostegno delle famiglie dei perseguitati politici e nel 1934 fu tra le promotrici di un duro sciopero di operaie.
Quando e perché Lina Merlin arrivò a Gorgonzola
Nel dicembre 1925 il Consiglio comunale di Gorgonzola decideva di istituire un Istituto Tecnico Inferiore, una delle prime scuole medie dell’hinterland milanese, gestito dall’Associazione Nazionale per la Diffusione della Cultura. Tale decisione veniva presa in quanto .
“questo Comune si presta all’apertura di una Scuola Media, perché centro importante per la sua felice ubicazione, ossia sulla strada veneta fra Milano-Treviglio, e poiché possiede locali disponibili e adatti allo scopo”, nel convincimento che “avvicinare la scuola alla casa, mettere la scuola media alla portata dei provinciali, inserire la scuola nella famiglia, per ritardare quanto più possibile l’esodo dei fanciulli dal paese natio, è opera di difesa dell’integrità del focolare domestico, che è santuario di amore e di virtù”, e considerato anche che “il Comune ben poco aggravio subirà dalla proposta Istituzione, poiché nel Palazzo Scolastico sono a disposizione 5 aule e 2 altri locali, tutti vuoti e superflui al bisogno delle scuole elementari, vi sono arredi soddisfacenti ed havvi anche l’impianto di riscaldamento”.
La nuova istituzione scolastica veniva aperta anche ad alunni provenienti dai paesi vicini (Basiano, Bellinzago Lombardo, Bussero, Cambiago, Caponago, Cassina de’ Pecchi, Gessate, Inzago, Masate, Pessano con Bornago), con la promessa che l’Amministrazione comunale si sarebbe interessata, “dietro richiesta dei genitori, di collocare a pensione presso famiglie del luogo quegli alunni dei paesi limitrofi che intendessero soffermarsi per tutto l’anno scolastico o solo per la stagione invernale”.
Tra il Comune a l’Associazione Nazionale per la Diffusione della Cultura veniva stipulata dunque una convenzione in forza della quale, fra l’altro, il Comune si obbligava a “concedere all’A.N.D.C. l’uso gratuito dei locali occorrenti alla istituenda scuola , arredati delle necessarie suppellettili e di provvedere al mantenimento di un bidello addetto al servizio della scuola stessa ed alla pulizia, illuminazione, riscaldamento e custodia dei locali e del materiale”, a “provvedere alle spese per la fornitura della cancelleria, dei registri, spese di posta e telegrafo per la direzione dell’Istituto con una somma fissa di L. 1200 annue”, ed a corrispondere “all’Associazione a titolo di sussidio la somma di L. ottomila”. Dopo qualche anno, all’Istituto Tecnico Inferiore si affiancava un Corso biennale di Avviamento Professionale di tipo agrario.
Fondarono l’Istituto Virgilio Sala, podestà di Gorgonzola, e Giovanni Mattavelli. Il numero degli iscritti, esiguo all’inizio, andò progressivamente aumentando; dopo il primo triennio il Comune assunse in proprio la gestione dell’Istituto, affidando alla prof. Maria Clima, che già copriva insegnamento e presidenza, anche l’amministrazione. Nel 1938 la scuola, per i buoni risultati didattici conseguiti, ottenne il riconoscimento ministeriale diventando sede legale degli esami di ammissione alle scuole superiori.
Lina Merlin insegnò a Gorgonzola dal 1936 al 1940, dopo essere rimasta vedova; nel libro La mia vita, pubblicato nel 1989 a cura di Elena Marinucci, non è citata questa sua esperienza lavorativa a Gorgonzola ma i suoi allievi la ricordavano come una donna molto empatica e disponibile, curata e dignitosa nel vestire, nonostante i pochi mezzi a sua disposizione. Ricordano anche gli inviti alle sue allieve a casa sua, facilmente raggiungibile con il tram elettrico la collegava a Gorgonzola.
Quando nel 1951 la scuola media festeggiò il 25esimo della sua fondazione, Lina Merlin, da tre anni eletta senatrice, tornò a Gorgonzola per ritrovare i colleghi e gli alunni.
Nel 2013 le sue ceneri sono state traslate nel Famedio di Milano.
Testo di riferimento: MONICA FIORAVANZO, Lina Merlin – Una donna, due guerre, tre regimi, Franco Angeli editore 2023.




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