La pieve
- concordiola
- 25 mar 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 28 mar 2021
Le prime attestazioni documentarie di Congorciola risalgono però al IX secolo: i capo di Pieve, istituiti nel corso del VII secolo allo scopo di diffondere il Cristianesimo nelle campagne ancora pagane, vengono fissati in località già dotate di prestigio e facilmente raggiungibili dai fedeli di un vasto bacino di pertinenza. La Pieve di Gorgonzola, intitolata ai santi Protaso e Gervaso, è attestata nel 953; la primitiva chiesa, dotata dell’unico fonte battesimale della pieve, fu edificata secondo il costume paleocristiano sul luogo sacratum, ovvero sull’area cimiteriale al margine orientale dell’abitato, con l’ abside rivolta ad a est. Gli scavi effettuati sul sagrato negli ultimi giorni del 2020 hanno portato alla luce le fondamenta della chiesa paleocristiana.


Il fregio scultoreo proveniente dalla chiesa altomedievale e la pianta della chiesa in un disegno del 1566.
Le sculture raffigurano simboli arcaici e animali mitologici:spicca la sirena a due code, fata dell'acqua che ha ispirato leggende in ogni cultura (celtiche, greche, mediorientali). Nel Cristianesimo delle origini era considerata allegoria dell'eresia, impegnata ad allontanare la nave della Chiesa dalla retta via.
Nel disegno si nota la forma ottagonale dell'edificio addossato alla parete sud della chiesa: denota probabilmente l'evoluzione del fonte battesimale ad immersione della chiesa primitiva, quando il sacramento veniva impartito agli adulti tramite immersione in una vasca ottagonale. Il numero dei lati richiama simbolicamente l'ottavo giorno dopo la Creazione, quello dell'inizio della nuova vita in Cristo.
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