In perfetta coincidenza con la festa di S. Giuseppe, patrono della cappella ospedaliera, è stato presentato ufficialmente il nuovo libro di Marco Cavenago, scritto su invito dell'Amministrazione Comunale e pubblicato col sostegno di Cogeser: "L'Ospedale Serbelloni di Giacomo Moraglia a Gorgonzola".
Nel pomeriggio di domenica 19 marzo 2023 un folto pubblico ha partecipato alla messa celebrata dal cappellano don Antonio e al successivo momento musicale offerto dalla Corale S. Cecilia di Gorgonzola. I saluti del sindaco Stucchi e della dott.ssa Invernizzi, in rappresentanza dell'ASST Melegnano e Martesana, hanno preceduto la presentazione dell'autore, che ha brevemente illustrato la genesi del volume e i principali passaggi della storia di questo storico edificio. Qua la locandina
Una prima presentazione pubblica si era già tenuta nella mattina di venerdì 17 presso il palazzo municipale: qua il video sul canale Youtube del Comune e a questa pagina la notizia e le immagini.
Il libro è disponibile in Biblioteca, in Comune e presso la cappella di S. Giuseppe del Serbelloni in occasione delle iniziative culturali e delle celebrazioni in programma.
Di seguito la premessa al volume, dove l'autore chiarisce il senso di questo nuovo libro di storia locale, che è anche il secondo volume dedicato esclusivamente all'Ospedale Serbelloni, dopo quello - più scientifico - pubblicato nel 2009 e frutto di una tesi di laurea promossa dall'associazione ambientalista locale Astrov (editore Gangemi).
Le pagine che seguono sono l’esito di un percorso avviato nell’estate 2018. Nella ricorrenza dei 170 anni dalla posa della prima pietra dell’edificio l’associazione Concordiola, con l’indispensabile appoggio dell’ASST Melegnano e Martesana e il patrocinio del Comune, ideò alcune iniziative mirate a non far passare sotto silenzio l’anniversario. Allo stesso tempo ci si poneva l’obbiettivo di ridestare l’attenzione di cittadinanza e autorità attorno alle sorti di questo prestigioso monumento cittadino, il cui passato racconta una storia gloriosa e il cui presente consiste, invece, in un pluridecennale stato di abbandono.
Fu con questo spirito che, domenica 7 ottobre 2018, la Cappella Musicale di Gorgonzola (organo e direzione Matteo Marni) eseguì il concerto Con molta, e scelta musica sul tema Il Vespro ambrosiano della domenica nella Milano di fine Settecento, nella splendida sede della cappella di S. Giuseppe (unica porzione del complesso ottocentesco dell’Ospedale stabilmente aperta al pubblico). Seguì l’inaugurazione della mostra documentaria su Giacomo Moraglia architetto e l’Ospedale Serbelloni (a cura dello scrivente), allestita nello scenografico giardino antistante l’edificio –appositamente ripulito da maestranze inviate dalla direzione dell’ASST. Un bel sole autunnale completò l’esperienza vissuta quel pomeriggio dal discreto pubblico intervenuto, cui fu riservata anche la gradita sorpresa dell’apertura del portone centrale dell’Ospedale: pur non potendo accedervi per motivi di sicurezza, la sola visione del cortile interno e dell’atrio bastò a entusiasmare i presenti, fra ricordi personali legati al luogo e auspici di potervi tornare, in futuro, questa volta per una visita degli interni. Il programma del 170esimo si concluse nel pomeriggio di sabato 13 ottobre con l’apprezzata conferenza Lo sviluppo della medicina in Lombardia nell’Ottocento (Michele Riva, Università degli Studi Milano Bicocca).
Il buon successo avuto dall’iniziativa convinse quindi gli organizzatori della bontà del loro operato e li spinse a “sognare in grande”, coinvolgendo questa volta il gruppo FAI Milano Nord-Est, per l’apertura al pubblico dell’edificio in occasione delle Giornate di Primavera del 23-24 marzo 2019.
Fu un avvenimento a dir poco memorabile per la storia recente di Gorgonzola: in due giorni di sole gli spazi del vecchio Serbelloni tornarono a popolarsi, non più di malati e personale sanitario, bensì di oltre 2mila visitatori, qui giunti anche da molto lontano grazie alla risonanza mediatica della storica iniziativa del Fondo Ambiente Italiano. Oltre alle visite guidate, curate dai volontari FAI, Concordiola ripropose la mostra documentaria, opportunamente allestita nel cortile orientale dell’edificio, nonché alcune partecipate visite guidate alle bellezze della città. La sera del sabato, inoltre, la Cappella Musicale eseguì il concerto Il pianto delle pie donne (oratorio di G.B. Sammartini), mentre domenica mattina il cappellano del Serbelloni, don Antonio Mascheroni, celebrò la messa nella ricorrenza del patrono della chiesa ospedaliera, S. Giuseppe. Alcuni banchetti di degustazione e vendita di formaggi e altri prodotti alimentari offrivano adeguato ristoro ai tantissimi presenti. Oltre al giardino nuovamente rassettato, la direzione di Melegnano dispose la messa in sicurezza e pulizia degli spazi interni che furono aperti al pubblico e il ripristino, dopo tanto buio, dell’illuminazione notturna della facciata e del cancello.
Queste pagine partono, dunque, da lontano e lontano vorrebbero arrivare. Sono rese possibili dall’iniziativa dell’Amministrazione Comunale. E vogliono in qualche modo contribuire a scrivere il futuro di questo luogo così importante per la memoria cittadina e la storia dell’architettura ospedaliera lombarda. L’auspicio comune è che in un prossimo futuro il Serbelloni possa tornare a vivere, attraverso un percorso sicuramente non facile né breve, ma che vale la pena di intraprendere. L’edificio è grande e solido, ben progettato e costruito. I fatti recenti hanno dimostrato che è ancora molto presente nel cuore della comunità e che ha ancora molto da offrirle dopo tutto questo tempo.
Nell’atrio si conservano due lapidi, lì collocate negli anni Venti per accogliere, eternandoli nel marmo, i nomi dei benefattori: un’intera lastra attende ancora di essere riempita, mentre l’altra è occupata solo a metà…
L'iniziativa, dunque, nata nel 2018-19, trova oggi finalmente la sua conclusione, andando a coronare l'ottimo risultato raggiunto dal vecchio Serbelloni nel censimento 2022 dei Luoghi del Cuore promosso dal Fai: 4.717 voti in poco più di 2 mesi che lo collocano al non posto in Lombardia e al 58esimo posto nazionale.
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