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Immagine del redattoreconcordiola

Il FAI apre le porte dell'Ospedale Serbelloni


Oltre 2mila persone in due giorni hanno affollato il parco, i cortili, le scale e i saloni dell'Ospedale Serbelloni, il monumentale edificio di Gorgonzola progettato da Giacomo Moraglia, costruito fra 1848 e 1860, aperto ufficialmente al pubblico dal 1862, un anno dopo l'Unità d'Italia.



Luogo di cura e assistenza d'eccellenza, punto di riferimento dell'intera Martesana, l'edificio storico - ormai non più adeguato agli standard moderni - è stato progressivamente dismesso negli ultimi decenni, mentre le attività ospedaliere e ambulatoriali si sono man mano trasferite nei padiglioni costruiti negli anni Settanta, dove continua a operare il PreSST Serbelloni dell'ASST Melegnano e Martesana.


Il Fondo Ambiente Italiano, accogliendo la proposta di Concordiola - che, sulla scia di quanto fatto nell'ottobre 2018 (leggi qui il post) per celebrare il 170esimo della prima pietra, desiderava portare l'attenzione della comunità locale su questo "luogo del cuore" bisognoso di cure - ha inserito il Serbelloni tra le mete visitabili durante la Giornata di Primavera del 23 e 24 marzo 2019: qui la locandina.


Volontari appositamente formati hanno accompagnato i visitatori nel bel parco e poi su per gli scaloni fino al grande salone centrale sotto la cupola, cuore dell'edificio, ai cui fianchi si aprono le due infermerie monumentali; poi giù nei cortili per finire in una suggestiva sala dove si ammirano alcune delle colonne di ceppo che sostengono la struttura. Tappa irrinunciabile è la visita alla cappella di S. Giuseppe - patrono dei sofferenti e della buona morte - unico luogo quotidianamente agibile del vecchio Serbelloni.

Concordiola ha riallestito la mostra documentaria curata da Marco Cavenago e dedicata a Moraglia e al suo Ospedale, oltre a guidare i più curiosi in alcune passeggiate alla scoperta delle altre attrattive del borgo, dalla chiesa al parco e a villa Serbelloni. Nella serata di sabato 23, inoltre, il maestro Matteo Marni ha diretto la Cappella musicale nel concerto "Il pianto delle pie donne" di G.B. Sammartini, mentre domenica mattina il cappellano don Antonio ha celebrato una messa solenne e partecipata in onore di S. Giuseppe (a pochi giorni dalla festa del 19 marzo). Alcuni produttori locali hanno assicurato il servizio di ristoro ai tanti presenti.



Sono stati due giorni benedetti dal sole e molti visitando il Serbelloni, luogo di sofferenza e cura, speranza e dolore per oltre un secolo, non hanno nascosto la loro commozione, unita al dispiacere di constatare l'abbandono in cui versa un edificio così monumentale. L'ammirazione per la dignità della struttura, che nonostante gli evidenti segni del tempo è ancora solida, si è estesa al giardino antistante l'edificio, che la direzione ospedaliera ha fatto ripulire per l'occasione riscattandolo da annoso degrado. Non pochi gorgonzolesi hanno manifestato il desiderio che almeno il parco possa tornare ad aprirsi in un prossimo futuro per offrire una pausa di pace e bellezza a quanti lo vorranno...




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